Sinodo 2021 – 2023
DOMENICA 24 OTTOBRE 2021
in DUOMO dalle ore 15.30:
ASSEMBLEA PARROCCHIALE
per dare avvio al cammino nella nostra Comunità.
L’attuale processo sinodale che stiamo intraprendendo è guidato da una domanda fondamentale:
Come avviene oggi questo “camminare insieme” a diversi livelli (da quello locale a quello universale), permettendo alla Chiesa di annunciare il Vangelo? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale? (PD, 2)
lo scopo di questo Sinodo intende ispirare le persone a sognare la Chiesa che siamo chiamati a essere, a far fiorire le speranze, a stimolare la fiducia, a fasciare le ferite, a tessere relazioni nuove e più profonde, a imparare gli uni dagli altri, a costruire ponti, a illuminare le menti, a riscaldare i cuori e a rinvigorire le nostre mani per la nostra missione comune (DP 32).
Papa Francesco lo ha chiarito quando ha rivolto un invito diretto all’intero Popolo di Dio a contribuire agli sforzi della Chiesa per la guarigione:
“Ogni battezzato dovrebbe sentirsi coinvolto nel cambiamento ecclesiale e sociale di cui abbiamo tanto bisogno. Questo cambiamento richiede una conversione personale e comunitaria che ci faccia vedere le cose come le vede il Signore”.
Nell’aprile 2021, Papa Francesco ha proclamato un cammino sinodale di tutto il Popolo di Dio che inizierà nell’ottobre 2021 in ogni Chiesa locale e culminerà nell’ottobre 2023 con l’Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi.
Insieme, tutti i battezzati sono il soggetto del sensus fidelium, la voce viva del Popolo di Dio.
Questo Sinodo pone la seguente domanda fondamentale:
Una Chiesa sinodale, nell’annunciare il Vangelo, “cammina insieme”. Come sta avvenendo questo “ camminare insieme” oggi nella vostra Chiesa locale? Quali passi lo Spirito ci invita a fare per crescere nel nostro “camminare insieme”? (DP, 26)
Nel rispondere a questa domanda, siamo invitati a:
- Ricordare le nostre esperienze: Quali esperienze della nostra Chiesa locale ci richiama alla mente questa domanda?
- Rileggere queste esperienze in modo più approfondito: Quali gioie hanno portato? Quali difficoltà e ostacoli hanno incontrato? Quali ferite hanno rivelato? Quali intuizioni hanno suscitato?
- Raccogliere i frutti da condividere: Dove risuona in queste esperienze la voce dello Spirito Santo? Cosa ci chiede lo Spirito? Quali sono i punti da confermare, le prospettive di cambiamento, i passi da compiere? Dove registriamo un consenso? Quali strade si aprono per la nostra Chiesa locale?
Per aiutare le persone ad approfondire questa domanda fondamentale, i seguenti temi evidenziano alcuni aspetti significativi della “sinodalità vissuta” (DP 30). Nel rispondere a queste domande, è utile ricordare che il “camminare insieme” avviene in due modalità profondamente interconnesse. In primo luogo, camminiamo insieme come Popolo di Dio. Secondo, camminiamo insieme come Popolo di Dio ma con l’intera famiglia umana. Queste due prospettive si arricchiscono a vicenda e risultano utili per il nostro discernimento comune verso una comunione più profonda e una missione più produttiva.
Le domande che accompagnano ciascuno dei dieci temi seguenti possono essere usate come punto di partenza o come un’utile linea guida. Non è necessario che la vostra conversazione e il vostro dialogo si limitino alle domande qui di seguito esemplificate:
1. COMPAGNI DI VIAGGIO
Nella Chiesa e nella società siamo fianco a fianco sulla stessa strada. Nella nostra Chiesa locale, chi sono quelli che “camminano insieme”? Chi sono quelli che sembrano più lontani? Come siamo chiamati a crescere come compagni? Quali gruppi o individui sono lasciati ai margini?
2. ASCOLTO
Ascoltare è il primo passo, ma richiede una mente e un cuore aperti, senza pregiudizi. In che modo Dio ci sta parlando attraverso voci che a volte ignoriamo? Come vengono ascoltati i laici, specialmente le donne e i giovani? Cosa facilita o inibisce il nostro ascolto? Con quanta attenzione ascoltiamo chi si trova nelle periferie? Come viene integrato il contributo dei consacrati e delle consacrate? Quali sono i limiti della nostra capacità di ascolto, specialmente verso coloro che hanno punti di vista diversi dai nostri? Quale spazio diamo alla voce delle minoranze, specialmente delle persone che sperimentano la povertà, l’emarginazione o l’esclusione sociale?
3. PARLARE CHIARO
Tutti sono invitati a parlare con coraggio e parrhesia, cioè nella libertà, nella verità e nella carità. Cosa permette o impedisce di parlare con coraggio, franchezza e responsabilità nella nostra Chiesa locale e nella società? Quando e come riusciamo a dire ciò che è importante per noi? Quel è il nostro rapporto con i media locali (non solo quelli cattolici)? Chi parla a nome della comunità cristiana e come viene scelto?
4. CELEBRAZIONE
“Camminare insieme” è possibile solo se è fondato sull’ascolto comunitario della Parola e sulla celebrazione dell’Eucaristia. La preghiera e le celebrazioni liturgiche ispirano e guidano effettivamente la nostra vita comune e la missione della nostra comunità? In che modo ispirano le decisioni più importanti? Come promuoviamo la partecipazione attiva di tutti i fedeli alla liturgia? Quale spazio viene dato alla partecipazione dei ministeri del lettore e dell’accolito?
5. CONDIVIDERE LA RESPONSABILITÀ DELLA NOSTRA MISSIONE COMUNE
La sinodalità è al servizio della missione della Chiesa, alla quale tutti i membri sono chiamati a partecipare. Poiché siamo tutti discepoli missionari, in che modo ogni battezzato è chiamato a partecipare alla missione della Chiesa? Cosa impedisce ai battezzati di essere attivi nella missione? Quali aree di missione stiamo trascurando? Come sostiene, la comunità, i suoi membri che servono la società in vari modi (impegno sociale e politico, ricerca scientifica, educazione, promozione della giustizia sociale, tutela dei diritti umani, cura dell’ambiente, ecc.)? In che modo la Chiesa aiuta questi membri a vivere il loro servizio alla società in modo missionario? Come viene effettuato il discernimento sulle scelte missionarie e da chi?
6. IL DIALOGO NELLA CHIESA E NELLA SOCIETÀ
Il dialogo richiede perseveranza e pazienza, ma permette anche la comprensione reciproca. In che misura i diversi popoli che fanno parte della nostra comunità entrano in dialogo fra loro? Quali sono i luoghi e gli strumenti del dialogo all’interno della nostra Chiesa locale? Come promuoviamo la collaborazione con le diocesi vicine, le comunità religiose della zona, le associazioni e i movimenti laici, ecc.? Come si affrontano le divergenze di visione, i conflitti e le difficoltà? A quali problematiche specifiche della Chiesa e della società dovremmo prestare maggiore attenzione? Quali esperienze di dialogo e collaborazione abbiamo vissuto con credenti di altre religioni e con coloro che non hanno alcuna appartenenza religiosa? In che modo la Chiesa dialoga e impara da altri settori della società: dagli ambiti della politica, dell’economia, della cultura, della società civile, e dalle persone che vivono in povertà?
7. ECUMENISMO
Il dialogo tra cristiani di diverse confessioni, uniti da un unico Battesimo, occupa un posto speciale nel cammino sinodale. Quali relazioni ha la nostra comunità ecclesiale con membri di altre tradizioni e denominazioni cristiane? Cosa condividiamo e in che modo camminiamo insieme? Quali frutti abbiamo tratto dal camminare insieme? Quali sono le difficoltà? Come possiamo compiere il prossimo passo per fare progressi nel nostro camminare insieme?
8. AUTORITÀ E PARTECIPAZIONE
Una Chiesa sinodale è una Chiesa partecipativa e corresponsabile. Come può la nostra comunità ecclesiale individuare gli obiettivi da perseguire, il modo per raggiungerli e i passi da compiere? Come viene esercitata l’autorità o il governo all’interno della nostra Chiesa locale? Come vengono messi in pratica il lavoro di gruppo e la corresponsabilità? Come vengono effettuate le valutazioni e da chi? Come vengono promossi i ministeri e la responsabilità dei laici? Abbiamo avuto esperienze fruttuose di sinodalità a livello locale? Come funzionano gli organismi sinodali a livello di Chiesa locale (Consigli Pastorali nelle parrocchie e nelle diocesi, Consiglio Presbiterale, ecc.)? Come possiamo favorire un approccio più sinodale nella nostra partecipazione e leadership?
9. DISCERNERE E DECIDERE
In uno stile sinodale, prendiamo decisioni attraverso il discernimento di ciò che lo Spirito Santo sta dicendo attraverso tutta la nostra comunità. Quali metodi e processi utilizziamo nel processo decisionale? Come possono essere migliorati? Come promuoviamo la partecipazione al processo decisionale all’interno delle strutture gerarchiche? I nostri metodi decisionali ci aiutano ad ascoltare tutto il Popolo di Dio? Qual è la relazione tra consultazione e processo decisionale, e come li mettiamo in pratica? Quali strumenti e procedure usiamo per promuovere la trasparenza e la responsabilità? Come possiamo crescere nel discernimento spirituale comunitario?
10. FORMARCI NELLA SINODALITÀ
La sinodalità comporta accoglienza del cambiamento, formazione e apprendimento continuo. Come può la nostra comunità ecclesiale formare persone più capaci di “camminare insieme”, ascoltandosi l’un l’altro, partecipando alla missione e impegnandosi nel dialogo? Quale formazione viene offerta per favorire il discernimento e l’esercizio dell’autorità in modo sinodale?
Il sito web del Sinodo fornisce suggerimenti su come porre queste domande a vari gruppi di persone in modi semplici e coinvolgenti. Ogni diocesi, parrocchia o gruppo ecclesiale non deve necessariamente rispondere a tutte le domande, ma dovrebbe discernere e concentrarsi su quegli aspetti della sinodalità che ritiene più pertinenti al suo contesto. I partecipanti sono incoraggiati a condividere con onestà e apertura le loro esperienze di vita reale e a riflettere insieme su ciò che lo Spirito Santo potrebbe rivelare attraverso ciò che condividono tra loro.